Il signor destino ci presenta Michel con una violenza sconcertante, quasi un’imposizione, come se il grande burattinaio dei nostri cammini dopo averci visto simili e affini, mischiando chimica e magia, avesse già in mente un ingegnoso piano a noi sconosciuto per farlo tornare a ridere nuovamente delle nostre sconclusionate avventure.
In seguito a due inutili giorni a Guayaquil, metropoli alla quale regaliamo la nostra permanenza più per causa del suo nome esotico che per l’effettivo merito di essere realmente interessante, arriviamo guidando piacevolmente fra campagne e vallate al piccolo paesino di Canoa, grazioso insediamento balneare scelto da Savannah tra i tanti che puntellano la bella costa ecuadoregna.
È caldo. Accendo la sigaretta dell’arrivo, sinonimo di doccia e riposo, davanti al portone di un vecchio ostello in fase di ristrutturazione, aspettando impaziente Savannah tornare con la risposta che in caso affermativo mi permetterebbe finalmente di liberarmi dei chili di vestiti in eccesso, e dare un po’ di fiato al motore ormai provato della povera Yellow.
Fra i tanti occhi incuriositi alla ricerca di avventure da ascoltare, o attratti dal desiderio di poter riconoscere in me qualche attore o personaggio famoso eccentrico intento nel cercare di trasformare in business quello che per me è in realtà esclusivamente un sogno, registro involontariamente lo sguardo penetrante di un giovane ragazzo che, come noi, sotto il peso del suo grande zaino, sta cercando un tetto dove potersi lavare via la fatica del lungo viaggio.
Non ho voglia di parlare, né tanto meno di fare conoscenze.
L’unica cosa che desidero realmente, è mettere la parola fine a questa interminabile giornata di guida. E cosi, quando Savannah scuotendo la testa di ritorno dalle tre risposte alle altrettante domande rivolte come sempre alla reception per appurare la corrispondenza ai requisiti per noi fondamentali di parcheggio custodito, wi-fi e prezzo, dimentico quel particolare ragazzo al quale, senza apparente motivo, avevo dedicato la mia attenzione e continuiamo la nostra ricerca.
Passiamo a setaccio con pazienza i numerosi alberghi in prima linea di questa cittadina turistica, intervallando una serie impressionante di rifiuti per full booking nei posti desiderati, a un’altrettanta lunga serie di benvenuti in quelli a noi sgraditi.
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