top of page
Search

Capitolo 37: Hell's Gate, il Cancello per l'inferno

Writer: Savannah ZamagniSavannah Zamagni

A Cairns, ultima cittadina a nord della costa orientale australiana, attacchiamo l’ennesima figurina al nostro personalissimo album degli animali. Savannah è eccitatissima. Ama nuotare e fare immersioni, d’altronde per lei che il brevetto lo ha conseguito tuffandosi nel buco di un lago ghiacciato in Canada dove per ristabilire la temperatura corporea e ridarle un po’ di colore l’hanno dovuta immergere in una vasca di acqua bollente, nuotare ora sul mantello della più grande barriera corallina esistente al mondo rappresenta un bel salto di qualità.

Amo sentirla raccontare l’aneddoto del suo primo incontro con uno squalo. Lo fa con tale enfasi, che ogni volta nella quale le capita di partecipare a una conversazione inerente al tema, lo squalo cresce invariabilmente di almeno un palmo.

Poi mi guarda con quei suoi occhioni pieni di entusiasmo in cerca di una conferma che prontamente le fornisco, disegnando sulle espressioni delle facce incredule pendenti dalle sue labbra smorfie di sgomento e apprensione. Se mai un giorno di ritorno in Italia vi capitasse di partecipare a uno dei suoi racconti sempre più ricchi di particolari, non vi stupisca il fatto che lei abbia avuto a che fare con un essere dalle dimensioni gigantesche, io c’ero, posso confermare.

Perdersi in questo magnifico labirinto insonorizzato di colori ha comunque anche per me un fascino ipnotico, magnetico, uno spettacolo per il quale il prezzo del biglietto non fa poi così male.

Ci perdiamo egoisticamente nelle forme surreali di questo violento arcobaleno subacqueo, nuotando tra la fantasia e l’ingegno, dimentichi del tempo e delle proporzioni.

I pesci qua sotto sono più belli. Hanno strisce rosse e arancioni, sfumature verdi e tinte viola, riflessi luccicanti e perline argentate.

Qualcuno è addirittura vestito di pois, ma questi ultimi presuntuosamente li snobbo; lo sanno tutti che i pois non vanno più di moda.

Di ritorno al campeggio riceviamo per mail l’inquietante risposta alla richiesta attesa ormai da tempo riguardo la presunta data di partenza del cargo con tratta Darwin – East Timor.

Con grande disappunto scopriamo avere a disposizione solo cinque giorni utili per imbarcare la moto ed espletare tutta la documentazione necessaria per la spedizione.

La distanza da Darwin è abissale, infinita; se solo ci avessero avvisato con qualche giorno d’anticipo sicuramente ci saremmo organizzati diversamente. Ora invece all’improvviso scopriamo avere nuovamente fretta, costretti nostro malgrado a una lunga e infinita maratona su quella striscia d’asfalto che taglia in due il cuore del continente australe, obbligati, controvoglia, ad affrontare il temibile deserto col timore giustificato di non farcela.

In silenzio ci uniamo agli altri ospiti del campeggio per una grigliata di pesce appena pescato, e ancora assorti nei nostri pensieri ci tuffiamo senza remore ad assaporare le delizie di questo improvvisato banchetto.



 
 
 

Comentários


© 2023 by NOMAD ON THE ROAD. Proudly created with Wix.com

  • b-facebook
  • Twitter Round
  • Instagram Black Round
bottom of page