Capitolo 8: Il Trekking

L’asfalto riprende a baciare le nostre gomme, il paesaggio ritorna ad assumere una forma riempiendo il nulla, e io e Savannah veniamo risucchiati nuovamente nel circuito turistico delle cose da vedere insieme ad altre mille facce in fila come noi affascinate dal richiamo irresistibile dell’ormai famoso ghiacciaio Perito Moreno, dalle stravaganti punte rocciose del Fitz Roy a el Chalten, e dall’immancabile percorso trekking sulle vette della catena montuosa di Torres del Paine.

È l’alba, e la sensazione alla quale mi abbandono è la stessa provata da bambino quando con le mie cento lire alla sala giochi di S. Giuliano mare riuscivo a superare il muro del Dragon’s Lear, muro ostico nel quale c’era il rischio di cadere nella lava. Pur sapendo le mosse in anticipo ed essendo preparato, immancabilmente cadevo come un pollo nel tranello, e paralizzato dalla frustrazione derivante dall’ennesima disfatta, me ne stavo li a stringere con forza la manopola guardando comparire sullo schermo il mio teschio con l’antipatica scritta “game over”. A volte invece riuscivo a superarlo; “ora è facile” pensavo, “basta seguire il percorso e le indicazioni, poi tutto avverrà di conseguenza”. Finalmente cento lire spese bene ridacchiavo tra me e me continuando a giocare per ore.

“Ora è facile”, penso tra me e me ingranando la prima, “basta seguire il flusso e i segnali, e ci troveremo davanti ad alcuni tra i più famosi monumenti naturali del Sud America”, ridacchio soddisfatto nascosto dalla visiera del mio casco integrale.

El Chalten non è una tappa fondamentale nel nostro viaggio, anzi, davanti al cartello col suo nome potremmo benissimo chiudere gli occhi e proseguire, ma essendo a soli duecento chilometri di distanza da El Calafate, punto base per l’irrinunciabile visita al Perito Moreno, decidiamo ugualmente di andarci a bere un caffè all’ombra delle cime del Fitz Roy, cosi, tanto per poter dire di esserci stati.

Mastico goloso un panino alla salsiccia seduto sulla panchina pubblica della piazza principale, guardando rapito la bellezza ruvida di una giovane ragazza argentina intenta a dare la seconda mano di vernice al suo piccolo negozietto di souvenir turistici già esposti in vetrina. Piccoli gruppetti di esperti scalatori sfilano fieri per le vie del centro raccontandosi orgogliosi mete e obiettivi della prossima avventura.